Relazione finale CASTANETUM PreGIO UO DAFNE UNITUS
La piattaforma varietale del castagno nel Lazio è il risultato di un processo di selezione su popolazioni spontanee e l’assortimento varietale si basa quasi esclusivamente su cultivar appartenenti a due tipologie produttive: il marrone e la castagna. Il Lazio occupa attualmente la terza posizione nazionale per superficie investita a castagno da frutto, che risulta essere pari a 4.040 ha, e incidere per circa il 12% sulla superficie castanicola nazionale e per circa il 9,5% sulla produzione nazionale (ISTAT, 2021). Recenti attività di prospezione del territorio castanicolo regionale (Muganu et al., 2005; Cristofori et al., 2009; Cristofori et al., 2020) hanno contribuito alla segnalazione di interessanti biotipi locali di castagno da frutto meritevoli di conservazione e rilancio colturale, contribuendo inoltre a fare chiarezza tra i biotipi coltivati (omonimie e sinonimie). In tale direzione sono state finalizzate le attività sperimentali condotte durante il progetto “Castanetum”, coordinato dal Gruppo di Azione Locale “Terre di PreGIO”, tramite il quale sono state identificate e caratterizzate 24 accessioni di castagno da frutto, rappresentative della biodiversità dell’agroecosistema castagneto presso il comprensorio castanicolo dei monti Prenestini. Le accessioni (biotipi) segnalate durante la prospezione del territorio sono state investigate su base biennale, tramite periodici rilievi in campo e in laboratorio, per una valutazione completa delle proprie caratteristiche varietali, fenologiche e agronomiche. I biotipi ritenuti meritevoli di valorizzazione, sono stati ulteriormente studiati anche tramite ricerca di fonti storiche e interviste a custodi e castanicoltori locali, al fine di corredare i report tecnici necessari per una loro proposta di iscrizione al Registro Volontario Regionale per la Tutela, Salvaguardia e Valorizzazione della Biodiversità agraria del Lazio.
Scarica l’allegato in PDF